Programmazione Cinema Italia dal 09-05 al 14-05

Cinema
Data: 
da 09/05/2017 - 18:30 a 15/05/2017 - 20:30
Luogo dell'evento: 
Cinema Italia, Dolo (VE)

 

Cinema Italia, Dolo

Programmazione Cinema Italia dal 09-05 al 14-05

 

Famiglia all’improvviso

istruzioni non incluse di H. Gèlin

 

Un film che tocca corde profonde e tesissime, senza rimpianti e con un Omar Sy come sempre perfetto.

Samuel è un eterno adolescente, uno che vive in vacanza dalle responsabilità della vita, che non riesce a fermare il divertimento nemmeno quando l'ora si fa tarda. Poi, una mattina, bussa alla sua porta una vecchia fiamma, la ragazza di un'estate, Kristin, di cui Samuel non serba quasi ricordo e gli mette in braccio un neonato, Gloria: sua figlia. Kristin sale quindi su un taxi e sparisce letteralmente nulla. Samuel la rincorre a Londra, convinto che si tratti di un disguido rapidamente risolvibile, ma otto anni dopo lui e Gloria sono ancora insieme, più legati che mai.

Se fosse un esercizio di ginnastica, un movimento del corpo, il film di Hugo Gélin sarebbe una capovolta. Un movimento acrobatico, a suo modo spettacolare, che però è alla portata di tutti; un'inversione, come quella nascosta nel titolo originale: “Demain tout commence”, e nel meccanismo al centro del film stesso, che non si può svelare senza pregiudicarne in parte la visione.

Una capriola come quelle all'ordine del giorno nel lavoro londinese di Samuel, lo stuntman, nel quale l'impatto è reale, inevitabile, ma l'abilità del professionista sta nel saperlo controllare, nell'andarci incontro nel migliore e più sicuro dei modi. In questo senso, nonostante sia il primo a lamentarsi dello scherzo della sorte e a dire che “non si fa un bambino con un altro bambino”, Samuel si rivela presto un professionista della paternità, che mette il suo “lavoro” al centro di tutto e adatta la sua vita di conseguenza. Questa è la parte su cui il film si concentra di più, giustamente, perché quando, per l'appunto con una capovolta, il quadro cambia radicalmente, nello spettatore non deve andar perso il sapore della prima parte, un sapore di felicità, e Omar Sy, dopo Quasi amici è una perfetta garanzia in questo senso.

Storie come queste possono generare grande adesione ma anche un istintivo rifiuto, perché toccano corde profonde e tesissime, eppure ci sono almeno due ragioni che stanno saldamente dalla parte di Famiglia all'improvviso : la prima è che non c'era un altro modo di raccontare questa storia; non sarà nuovo, sarà smussato dai tratti più spigolosi, ma quello scelto dagli sceneggiatori è probabilmente l'approccio migliore a disposizione; e poi è un film senza rimpianti, almeno da parte dei protagonisti, e in questo genere di racconti sono i rimpianti a secernere retorica, ragion per cui la loro assenza è di per sé un bella notizia.

 

Un eroe del nostro tempo

Bolshoi Ballet – durante la serata è prevista una gustosa sorpresa

 

Il viaggio di un giovane nel Caucaso.

Pechorin, un giovane ufficiale, inizia un viaggio attraverso le maestose montagne del Caucaso, lungo un cammino segnato da vari incontri appassionati. Disilluso e noncurante, continua a infleggere pene a se stesso e alle donne attorno a lui... "Dammi tutto, non è ancora abbastanza." La storia incentrata sull'eroe Pechorin, tratta dal capolavoro letterario di Mikhail Lermontov, segue in tre storie separate i suoi strazianti tradimenti. Pechorin è un vero eroe? O è un uomo come tutti gli altri? Questa nuova produzione dal coreografo Yuri Possokhov è un tragico viaggio poetico che può essere visto solo al Bolshoi.


 

L’altro volto della speranza di A. Kaurismaki

Orso d’argento al Festival di Berlino 2017

 

Kaurismaki impartisce importanti lezioni senza dimenticare di far sorridere, come solo i grandi del cinema hanno saputo fare.

Khaled è un rifugiato siriano che ha raggiunto Helsinki dove ha presentato una domanda di asilo che non ha molte prospettive di ottenimento. Wilkström è un commesso viaggiatore che vende cravatte e camicie da uomo il quale decide di lasciare la moglie e, vincendo al gioco, rileva un ristorante in periferia. I due si incontreranno e Khaled riceverà aiuto da Wilkström ricambiando il favore. Nella società che li circonda non mancano però i rappresentanti del razzismo più becero.

L'insoddisfazione esistenziale sembra essere ormai connaturata con la vita dell'uomo occidentale. Non è un caso che il film ci mostri all'inizio Wilkström che se ne va da casa lasciando sul tavolo la fede nuziale.

Kaurismaki ha già però provveduto a metterci sull'avviso: ci sono ben altre tensioni che attraversano il mondo e il volto di Khaled, nero del carbone in cui si è nascosto, ce lo testimonia. Il Maestro finlandese continua a visitare il suo mondo di emarginati ed autoemarginati dalla vita ai quali non è concesso di mostrarsi troppo malinconici (anche se lo sono) e che a buon diritto possono provare gli stessi sentimenti dello Shylock shakespeariano.

A partire da Miracolo a Le Havre in questo universo si è però inserito, con la forza dirompente di un estremo bisogno di solidarietà, il tema dell'immigrazione. Kaurismaki non crede in una religione ed esonera da questo compito anche il suo protagonista siriano, liberandolo così da quel marchio che l'ISIS gli ha imposto e che l'Occidente più retrivo è stato ben lieto di potergli indiscriminatamente applicare. Crede però nell'umanità e i suoi personaggi, a differenza di sacerdoti e leviti, sono buoni samaritani in cui l'egoismo cerca magari di farsi strada ma senza troppe possibilità di successo.

 

Sasha e il Polo Nord di Rémi Chayé

Vincitore del premio del pubblico al Festival di Annecy 2016

Presentato al Future Film Festival

 

Dopo i passaggi festivalieri, arriva nelle sale con la PFA il più che convincente esordio alla regia di Rémi Chayé. Il percorso artistico di Chayé, storyboarder e assistente alla regia di The Secret of Kells e La tela animata, si rispecchia perfettamente nelle scelte di character design, nella predominanza dei colori sulle linee, nella elevata valenza pittorica di molte tavole e nella qualità dello script di questa opera prima. Romanzo di formazione, avventura ed esplorazione, Sasha e il Polo Nord (Tout en haut du monde) è l’ennesima dimostrazione della qualità ed estrema vivacità del cinema d’animazione transalpino. L’animazione tradizionale è vivissima.

Sasha, una giovanissima aristocratica russa alla fine del XIX secolo, sogna il Grande Nord e si strugge per suo nonno Oloukine, un rinomato scienziato ed esploratore dell’Artico che non ha mai fatto ritorno dall’ultima esplorazione alla conquista del Polo Nord. Lui ha trasmesso la sua vocazione a Sasha che certo non sta soddisfacendo le aspettative dei genitori, che già hanno organizzato per lei le nozze. Sasha si ribella a questo destino e decide di raggiungere Oloukine verso il Grande Nord… [sinossi]

Ancora la Francia. Sasha e il Polo Nord, aka Tout en haut du monde/Long Way North, conferma la dinamicità ed elasticità produttiva e artistica dell’industria animata transalpina, qui alle prese con un’opera prima e con una coproduzione con la Danimarca. Un’opera prima che non casca dalle nuvole: il percorso artistico di Rémi Chayé, storyboarder e assistente alla regia degli imprescindibili The Secret of Kells e La tela animata, si rispecchia perfettamente nelle scelte di character design, nella predominanza dei colori sulle linee, nella elevata valenza pittorica di molte tavole e nella qualità dello script. Insomma, talento grafico, messa in scena e un raffinato gusto per la narrazione – letteratura per ragazzi, d’avventura e d’esplorazione che prende per mano lo spettatore e lo porta in giro per il mondo, come un Michele Strogoff per ragazzini e in gonnella [1].

Sasha e il Polo Nord è un gioiellino da difendere a spada tratta. Allo spirito avventuroso di pellicole come Le avventure di Zarafa – Giraffa giramondo, che gli sceneggiatori Claire Paoletti e Patricia Valeix rendono più compatto e maturo, Chayé aggiunge affascinanti scelte cromatiche ed estetiche. Si rintraccia, come detto, la predominanza dei colori sulle linee de La tela animata di Jean-François Laguionie, ma ci piace pensare e risalire all’abbacinante Fehérlófia (1981) dell’ungherese Marcell Jankovics: un’animazione che non rinuncia mai all’arte e alla narrazione, che rivendica le proprie radici culturali, produttive ed estetiche. Pur non spingendosi fino alle sperimentazioni visive di Jankovics, e abbracciando una chiarezza didascalica sia nello script che nelle immagini, Chayé mette in mostra un’animazione che non si preoccupa dei dettagli ma che deflagra nei campi lunghi, nei totali, nei paesaggi e nei volti tondeggianti e delicati dei giovani protagonisti.

Sasha e il Polo Nord non insegue il fotorealismo o un’impeccabile fluidità dei movimenti, ma cerca di riempire lo sguardo degli spettatori con i colori e i loro accostamenti. Sasha e il Polo Nord è animazione impressionista che si mette a servizio di una narrazione puskiniana: l’ipercromatismo, accompagnato da un comparto sonoro scarno ma efficace e da alcune sottili intuizioni di sceneggiatura (ad esempio, la mano di Sasha che accarezza il mappamondo, facendolo girare e prefigurando l’imminente avventura), nasce dal bianco e riesce a dare un senso compiuto a ogni singola tavola, a ogni passaggio narrativo e psicologico. Illuminante, per l’utilizzo del bianco e degli altri colori, la sequenza del treno che si allontana verso l’orizzonte, tra il verde dei prati, l’azzurro del cielo e le candide nuvole.

…

Trailer ita: https://www.youtube.com/watch?v=Gqr9bm0T3PI

Materiali stampa: http://www.pfafilms.com/lista-film/catalogo-distribuzione/155-sasha-e-il-polo-nord.html

 

La tenerezza di Gianni Amelio

"La Tenerezza" narra una storia ambientata a Napoli, ma una Napoli lontana dagli scenari della malavita organizzata: stavolta le vicende hanno luogo fra le mura di una famiglia borghese, in un ambiente  familiare in cui le gioie si uniscono a momenti di profondo sconforto e violenza, dove un padre vive con dei figli che purtroppo non ama.

I figli in questione sono due bambini, fratello e sorella, in costante conflitto tra loro, vittime di un clima familiare poco stabile, dove possono soltanto osservare ciò che accade, senza poter assolutamente reagire.

La vita che all'apparenza può sembrare felice, nasconde delle pieghe e delle sfaccettature di pura tragedia. Il dolore è tanto, ma la speranza è l'ultima a morire.

"La Tenerezza" è un film che ben rappresenta il continuo fluire di sentimenti, tra persone diverse, che sembra facciano di tutto per allontanarsi da qualsiasi forma di affetto. Abbiamo un padre che non ama i suoi figli, che vittime della freddezza familiare hanno un rapporto contrastante. Sentimenti che sfumano nel sorriso ma anche nella violenza.

Ma il titolo non è ingannevole, il regista Gianni Amelio ha dichiarato: "Io credo che il bisogno di tenerezza si abbia nei momenti di tragedia quando qualcuno è bombardato da tanti problemi: la tenerezza è un bisogno, è un bisogno darla ma soprattutto riceverla!". Parole che riassumono il senso del film, che parla d'amore, di storie d'amore che si incrociano e che ha un cast 'perfetto', almeno così lo definisce lo stesso director.

Un film, questo, riconosciuto di interesse culturale, con il contributo economico del ministero dei beni e delle attività culturali del 'turismo-direzione generale cinema'. L'idea di questa pellicola, che unisce insieme la componente drammatica e quella del giallo,  è nata a Gianni Amelio dopo che gli è stato proposto un libro  "Essere felice", romanzo dell'autore partenopeo Lorenzo Marone.

 

PROSSIME PROIEZIONI:

martedì 9 maggio:

ore 18.30 – FAMIGLIA ALL’IMPROVVISO di Hugo Gelin – ingresso € 5

ore 20.30 – UN EROE DEI NOSTRI TEMPI (bolshoi ballet) – ingresso € 10 – ultimo appuntamento

mercoledì 10 maggio:

ore 18.30 – L’ALTRO VOLTO DELLA SPERANZA di Aki Kaurismaki – ingresso € 5

Orso d’argento al Festival di Berlino 2017

ore 21 – FAMIGLIA ALL’IMPROVVISO di Hugo Gelin – ingresso € 5

sabato 13 maggio:

ore 18.20 – SASHA E IL POLO NORD di Rémi Chayé – ingresso € 5

Vincitore del premio del pubblico al Festival di Annecy 2016

ore 21 – LA TENEREZZA di Gianni Amelio

domenica 14 maggio:

ore 20.30 – LA TENEREZZA di Gianni Amelio

 

Prossime proiezioni

martedì 16 maggio:

ore 18.30 – PLANETARIUM di Rebecca Zlotowski – ingresso € 5

Fuori Concorso Mostra del Cinema di Venezia 2016

ore 21 – LA TENEREZZA di Gianni Amelio

mercoledì 17 maggio:

ore 18.30 e 21 – PLANETARIUM di Rebecca Zlotowski – ingresso € 5

Fuori Concorso Mostra del Cinema di Venezia 2016

sabato 20 maggio:

ore 18.20 – SASHA E IL POLO NORD di Rémi Chayé – ingresso € 5

Vincitore del premio del pubblico al Festival di Annecy 2016

ore 21 – ON THE MILKY ROAD (SULLA VIA LATTEA) di E. Kusturica

Menzione speciale, Premio Signis e Leoncino d'oro Agiscuola alla 73. Mostra internazionale d'arte cinematografica di venezia (2016).

domenica 21 maggio:

ore 20.30 – ON THE MILKY ROAD (SULLA VIA LATTEA) di E. Kusturica

Menzione speciale, Premio Signis e Leoncino d'oro Agiscuola alla 73. Mostra internazionale d'arte cinematografica di venezia (2016).

martedì 23 maggio:

ore 18.20 – SASHA E IL POLO NORD di Rémi Chayé – ingresso € 5

Vincitore del premio del pubblico al Festival di Annecy 2016

ore 21 – BANDIZA (storie venete di confine) di Alessio Padovese – ingresso € 5

mercoledì 24 maggio:

ore 18.20 – BANDIZA (storie venete di confine) di Alessio Padovese – ingresso € 5

ore 21 – ON THE MILKY ROAD (SULLA VIA LATTEA) di E. Kusturica

Menzione speciale, Premio Signis e Leoncino d'oro Agiscuola alla 73. Mostra internazionale d'arte cinematografica di venezia (2016).

domenica 28 maggio:

ore 18.20 – SASHA E IL POLO NORD di Rémi Chayé – ingresso € 4

Vincitore del premio del pubblico al Festival di Annecy 2016

ore 20.30 – THIS BEAUTIFUL FANTASTIC di S. Aboud

Fuori concorso al BBC First British Film Festival in Australia, al New British Film Festival Russia e al Palm Springs International Film Festival.

martedì 30 maggio:

ore 18.20 – THIS BEAUTIFUL FANTASTIC di S. Aboud

Fuori concorso al BBC First British Film Festival in Australia, al New British Film Festival Russia e al Palm Springs International Film Festival.

ore 21 – CATTELAN MAURIZIO: BE RIGHT BACK di M. Axelrod – ingresso € 8

Presentato al Tribeca Film Festival 2017 - la grande arte al cinema

mercoledì 31 maggio:

ore 18.30 – CATTELAN MAURIZIO: BE RIGHT BACK di M. Axelrod – ingresso € 8

Presentato al Tribeca Film Festival 2017 - la grande arte al cinema

ore 21 THIS BEAUTIFUL FANTASTIC di S. Aboud

Fuori concorso al BBC First British Film Festival in Australia, al New British Film Festival Russia e al Palm Springs International Film Festival.

venerdì 2 giugno:

ore 18.20 RICHARD MISSIONE AFRICA di T. Genkel – ingresso € 5

Festival di Berlino 2017

ore 21 – 7 MINUTI DOPO LA MEZZANOTTE di J.A. Bayona

domenica 4 giugno:

ore 18.20 RICHARD MISSIONE AFRICA di T. Genkel – ingresso € 5

Festival di Berlino 2017

ore 20.30 – 7 MINUTI DOPO LA MEZZANOTTE di J.A. Bayona

 

 

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