LACCI

Teatro
Data: 
10/01/2017 - 21:00
Luogo dell'evento: 
Portogruaro, Teatro Comunale Luigi Russolo
 
RASSEGNA DI PROSA
teatro Russolo
di Portogruaro
 

Martedì 10 Gennaio 2017 ore 21:00

 
Silvio Orlando
LACCI
 
di Domenico Starnone

tratto dall’omonimo  romanzo di Domenico Starnone
con in o.a Roberto Nobile | Sergio Romano | Maria Laura Rondanini | Vanessa Scalera | Giacomo de Cataldo
Regia Armando Pugliese
Scene Roberto Crea 
Costumi Silvia Polidori
Musiche di Stefano Mainetti 
Luci  Gaetano La Mela

 

«Abbiamo imparato entrambi che per vivere insieme dobbiamo dirci molto meno di quanto ci nascondiamo».

Dopo il grande successo de La scuola, riportato in scena, a un trentennio dall’esordio, due anni fa e tuttora in tournée, Silvio Orlando con il nuovo spettacolo Lacci ritorna alla scrittura di Domenico Starnone e penetra da un’altra porta le crepe e le fragilità del mondo in cui viviamo: prima visto attraverso il microcosmo dell’educazione, questa volta attraverso il sistema della famiglia, dove cova ogni giorno la minaccia di crollo per un cosmo ben più grande di quello racchiuso tra le mura di casa. La storia infatti ripercorre le attese, le sconfitte, i ripensamenti interni ad un amore e alle sue conseguenze, e porta già nei nomi una promessa di rovina. Quello che dovrebbe tenere è in pezzi e la caduta porta via a fette grosse il sogno. La violenza interna, come nella tragedia antica, contiene già i semi di più estese guerre e incomprensioni. Una tragedia contemporanea, quasi, mascherata da commedia. «Se tu te ne sei scordato, egregio signore, te lo ricordo io: sono tua moglie». Si apre infatti così, con parole definitive, la lettera che Vanda scrive al marito che se n'è andato di casa, lasciandola in preda a una tempesta di rabbia impotente e a domande che non trovano risposta. Si sono sposati giovani all'inizio degli anni Sessanta, per desiderio di indipendenza, ma poi attorno a loro il mondo è cambiato, e ritrovarsi a trent'anni con una famiglia a carico è diventato un segno di arretratezza più che di autonomia. Perciò adesso lui se ne sta a Roma, innamorato della grazia lieve di una sconosciuta con cui i giorni sono sempre gioiosi, e lei a Napoli con i figli, a misurare l'estensione del silenzio e il crescere dell'estraneità. Che cosa siamo disposti a sacrificare, pur di non sentirci in trappola? E che cosa perdiamo, quando scegliamo di tornare sui nostri passi? Perché niente è più radicale dell'abbandono, ma niente è più tenace di quei lacci invisibili che legano le persone le une alle altre. E a volte basta un gesto minimo per far riaffiorare quello che abbiamo provato a mettere da parte. Domenico Starnone ci regala una storia emozionante e fortissima, il racconto magistrale di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti, quelli che ci sembrano insuperabili e quelli che ci fanno compagnia per una vita intera.

 

NOTE DI REGIA

Nell'apprendere dell'allestimento di uno spettacolo teatrale tratto dal romanzo di Starnone, molti fra quelli che lo hanno letto, si sono domandati quale sarebbe stato il processo drammaturgico prima e la sua messa in scena di conseguenza.

La versione teatrale del romanzo è stata fatta, come si sa, da Starnone stesso, ben sapendo che la concentrazione e l'assimilazione della lettura di un romanzo consentono un tempo assai differente da quello della fruizione teatrale.

E molte sono state anche le riflessioni comuni circa gli ostacoli da superare per condurre la parola degli interpreti, espressa nella forma vuoi del racconto, vuoi addirittura in forma epistolare, ad una parola agita attraverso la sequenza dei punti di osservazione dei personaggi, dei loro differenti linguaggi verbali ed emotivi.

Ho pensato dunque a questo lavoro come all'esecuzione di una sinfonia, che si struttura in cinque movimenti, che a loro volta contengono al loro interno un variabile numero di variazioni. E il contenuto del romanzo mi ha suggerito l'idea di una sinfonia del dolore, del dolore perché questa storia ci parla di un carico di sofferenza che da una generazione si proietta su quella successiva con il suo bagaglio di errori, infingimenti, viltà, abbandoni, dolore appunto. Proprio perché ci muoviamo in ambito borghese, non si tratta di una tragedia generazionale, ma di un dramma generazionale, quello sì.

I figli si affacciano a presentare il conto a chi li ha preceduti, all'interno di un contesto familiare in questo caso, ma metafora di quanto accade in contesti estremamente più ampi nel tempo e nel mondo che viviamo oggi.

Ma anche nelle ragioni o nei torti dei genitori lo spettatore non mancherà di identificarsi, nelle loro ferite che cogliamo pulsanti nel momento della lacerazione, o ripercorse a ritroso attraverso il racconto che si fa tentativo di comprensione logica e critica, con l'intento di andare oltre i significati superficiali di parole abusate.

Con lo snodarsi del racconto lo spettatore dovrà cercare la verità o la ragione di volta in volta in ciascuno dei personaggi, nell'interpretazione di ciascuno dei loro vissuti, e nella dialettica attraverso la quale si relazionano fra loro, proprio come nelle storie che catturano l'attenzione e non ci consentono di lasciarle fino al loro punto di conclusione.

Armando Pugliese

 

ABBONAMENTO PROSA
Platea primo settore: intero Euro 170,00 | ridotto Euro 160,00 | giovane under 30 Euro 120,00 
Platea secondo settore: intero Euro 160,00 | ridotto Euro 145,00 | giovane under 30 Euro 110,00


formula IL MIO ABBONAMENTO
Platea primo settore: intero Euro 26,00 | ridotto Euro 23,50 | giovane under 30 Euro 19,00 
Platea secondo settore: intero Euro 23,50 | ridotto Euro 21,50 | giovane under 30 Euro 17,00

 

BIGLIETTO SINGOLO PROSA
Platea primo settore: intero Euro 29,00 | ridotto Euro 26,00 | giovane under 30 Euro 21,00 
Platea secondo settore: intero Euro 26,00 | ridotto Euro 24,00 | giovane under 30 Euro 19,00

*riduzioni per Associazioni partner e over 65

 

APERTURE BIGLIETTERIA
dal 29 ottobre al 4 novembre: sabato e giovedì 9.00-13.00 /17.00-19.30, lunedì e venerdì 17.00-19.30
dal 5 al 24 novembre: sabato 9.00-13.00 /17.00-19.30, martedì e giovedì ore 17.00-19.30
dal 26 novembre in poi: martedì, giovedì e sabato dalle ore 18.00 alle 19.30
nei giorni di spettacolo: dalle 18.00 alle 21.00 (dalle 16.00 alle 17.00 per gli spettacoli pomeridiani) 

 

PRELAZIONE ABBONAMENTI PRESSO BIGLIETTERIA DEL TEATRO
Conferma abbonamento e posto sabato 29 ottobre ore 9.00-13.00 / 17.00-19.30 lunedì 31 ottobre ore 17.00-19.30
Cambio posto giovedì 3 novembre ore 9.00-13.00 / 17.00-19.30 venerdì 4 novembre ore 17.00-19.30 

 

NUOVI ABBONAMENTI PRESSO BIGLIETTERIA DEL TEATRO
Vendita nuovi abbonamenti*: Prosa, Danza, Cabaret, Giovanissimi 
da sabato 5 novembre ore 9.00-13.00 e 17.00-19.30 ( ONLINE da domenica 6 novembre ore 10.00)
Il Mio Abbonamento*: ogni spettatore può confezionare il proprio abbonamento scegliendo liberamente, a prezzi vantaggiosi, almeno 5 tra tutti gli spettacoli serali della stagione
da sabato 12 novembre ore 9.00-13.00 e 17.00-19.30

 

BIGLIETTI SINGOLI 

Vendita biglietti singoli: Prosa, Danza, Cabaret, Giovanissimi, Primi Passi a Teatro
PRESSO BIGLIETTERIA DEL TEATRO: da sabato 19 novembre ore 9.00-13.00 e 17.00-19.30
ON LINE: da domenica 20 novembre ore 10.00 

Vendita biglietti singoli: Prosa, Danza, Cabaret, Giovanissimi, Primi Passi a Teatro 
PRESSO BIGLIETTERIA DEL TEATRO: da sabato 19 novembre ore 9.00-13.00 e 17.00-19.30
ON LINE:da domenica 20 novembre ore 10.00 

Vendita biglietti singoli: Il Porto del Teatro: da sabato 1 aprile ore 18.00-19.30 

 

Comune: 
Portogruaro
Località: 
Teatro Luigi Russolo Portogruaro, Piazzetta Marconi cap.30026, Portogruaro
Organizzatori: 
Associazione Culturale Arteven