CULTURA E SPETTACOLO NELLA CITTA' METROPOLITANA DI VENEZIA
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JAZZNOSTOP giunge nel 2016 alla 13a edizione ed è una rassegna musicologica e percorso d’ascolto organizzato dal Comune di Fiesso d’Artico e ideato dalla Biblioteca Primo Maggio, con il sostegno di Fondazione Riviera Miranese e in collaborazione con Veneto Jazz.
Alcune delle voci piĂą autorevoli della musicologia afroamericana, in ambito nazionale e internazionale, restituiscono al pubblico di Jazznostop il risultato delle loro piĂą recenti ricerche, spingendosi con il jazz a toccare musical e miti letterari, approfondendo la figura di musicisti geniali, ritrovando nel Rinascimento le tracce di una diaspora africana prodiga di lasciti artistici.
Gran finale di cartellone, venerdì 15 aprile, con lo speciale concerto del Maestro Enrico Intra al pianoforte, accompagnato dall’elettronica di Alex Stangoni, un inno al jazz tra futuro e tradizione.
La partecipazione agli eventi, tutti in Sala Consiliare di Fiesso d’Artico alle ore 20.45, è gratuita, ma è necessaria l’iscrizione entro il 17/3/2016 a biblioteca@comune.fiessodartico.ve.it.
LE CONFERENZE
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martedì 22 marzo
MY FAIR LADY
ovvero Ovidio a Broadway
Relatore: Luca Bragalini
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La storia, da “Le Metamorfosi”  di Ovidio sino al jazz attraverso George Bernard Shaw, di una statua che prende vita e del suo creatore; la storia di un innamoramento. Come un invaghimento è quello che il jazz ha mostrato nei confronti di una delle più abbacinanti elaborazioni di questo antico mito: il musical “My Fair Lady”. Ascolti, filmati, parole tra Broadway e musica afroamericana per scoprire chi, tra la sgraziata fioraia Eliza Doolittle e il raffinato professore di fonetica Henry Higgins, sia in realtà il pigmalione e chi la statua trasformata.
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martedì 29 marzo
CHE COSA ASCOLTIAMO QUANDO ASCOLTIAMO SCOTT JOPLIN
Storie, treni, fiori e copertine dell'etĂ vittoriana
Relatore: Marcello Piras
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Scott Joplin è oggi un nome abbastanza noto, ma della sua musica solo un paio di pezzi sono davvero popolari. Essa è sovente mal eseguita, per lo più da pianisti di gusto europeo romantico, e gli appassionati di jazz la ignorano proprio. Ma il suo lascito artistico è di straordinaria ricchezza di significati, di regola inseriti nella musica in una fitta rete di relazioni con un subtesto verbale, con le immagini di copertina e con sistemi simbolici tipici del suo mondo e della sua epoca. Solo afferrando tutte queste relazioni si può apprezzarne appieno il genio straordinario.
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martedì 5 aprile
DANZE E CANZONI MORESCHE
La diaspora africana nel Rinascimento europeo
Relatore: Gianfranco Salvatore
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Una diaspora schiavistica dall’Africa nera all’Occidente ha interessato non solo l’America, ma anche l’Europa, concentrandosi specialmente nel Rinascimento. E anche questa prima diaspora ha lasciato tracce significative nella storia della musica e della danza: ma i pochi che queste tracce hanno studiato le hanno fraintese in molti aspetti. La scarsa o fallace attenzione da parte degli specialisti appare tanto più strana di fronte a fenomeni culturali di notevole successo continentale. Già Curt Sachs notava negli anni Trenta che la “danza moresca” fu una delle più pervasive mode culturali del Quattrocento, in larga parte dell’Europa di allora. E nel Cinquecento nacque, fra Napoli e Roma, un nuovo genere vocale, quello delle “canzoni moresche”: i cui protagonisti erano africani neri, e la struttura musicale talmente peculiare da attrarre l’attenzione del più famoso compositore dell’epoca, Orlando di Lasso, che ne rielaborò parecchie da par suo.
Vengono qui ricostruiti la storia, i suoni e le visioni di questa “Europa moresca” sulla base di ricerche nuove e documenti poco noti o inediti: un’affascinante collezione iconografica, singolari ritmi e melodie, e le riprese filmate della messa in scena che Salvatore ha tratto dal repertorio “moresco” come direttore musicale e regista.
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SPECIALE CONCERTO
venerdì 15 aprile
SOUND MOVIE + SOUND LIFE
ENRICO INTRAÂ Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â pianoforte
ALEX STANGONIÂ Â Â Â Â Â Â Â Â Â live electronics
Terzo Omaggio al Maestro per i suoi Ottanta
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Il Maestro Enrico Intra anima lo speciale concerto di Jazznostop 2016: è un onore per Fiesso d’Artico tributare al Maestro questo Terzo Omaggio per i suoi Ottanta. Finalmente il Maestro è qui in scena con il suo amato pianoforte e presenta un altro spaccato del suo multiforme mondo espressivo, con un evento di assoluta originalità nella linea del progetto Sound Movie, che da oltre vent’anni lo impegna in un rapporto singolare con le immagini dei film. Intra suona in particolare sull’opera di George Melies, visionario cineasta degli albori del cinema, in un dialogo tra musica e immagine che si muove soprattutto in contrappunto, con il piano che propone un’improvvisazione totale lasciandosi ispirare dalle emozioni del film e creando un rapporto sottile, emozionale, psicologico con la proiezione.
E poi il viaggio prosegue nel repertorio di una vita, segnato dalla fascinazione del suono, dalla dilatazione del tempo, dall’intensità espressiva e da apertissimi silenzi, nello spirito compositivo e interpretativo che caratterizza da sempre il Maestro Enrico Intra, capace di leggere la tradizione e di inventare sempre nuova contemporaneità , musicista tra i più importanti della storia del jazz europeo.
Al suo fianco c’è il giovane Alex Stangoni, a immettere nella performance i suoi live electronics e a raccogliere l’ennesima sfida che il Maestro lancia alle nuove generazioni di musicisti, con i quali egli, così giovane nell’anima musicale, si sente di condividere forti stimoli e una certa spregiudicatezza del jazz, da contaminare e da ricreare: corde, martelletti ed elettronica insieme inafferrabili nel tempo e spazio profondo, in questa mirabile galassia.
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