ATENEO VENETO, 09.02.16, h. 18.00

MOZART. LA TRILOGIA DELLA LAGUNA
Il diavolo al ponte dei Barcaroli

Susanna Armani soprano
Aldo Orvieto pianoforte
Paolo Cattelan musicologo

A Venezia furon sempre i pievani a compiere per conto dello Stato i censimenti fiscali ubbidendo ora ai Dieci Savi alle Decime (o sia le tasse) ora ai Provveditori alle Pompe, una magistratura istituita per tassare o sanzionare l’esercizio del lusso. Per ordine di quest’ultimi, il Pievano della chiesa di San Paternian si mette in marcia attraverso il territorio della sua parrocchia per redigere un libretto con i nomi di tutti gli abitanti delle case e tutte le cifre annue delle rendite degli immobili. Il suo compito è arduo, deve percorrere un vero e proprio labirinto di cui non sono mai certi i confini, dove la gente “ora ha un nome ed ora un altro né si può mai incontrare il vero”, dove ogni angolo emana sensualità ed equivoci richiami. Si imbatte in alcune case da piacere e scrive nel suo libretto: “Vuota quella in canton, pagano ducati 50 l’anno; Maddalena Speciera con serva, paga ducati 52; Caterina Toscani con serva, paga ducati 40”. Quindi, passando per i casini dei nobili dove si gioca d’azzardo e si fa musica, il pievan arriva alla corte dei Coridoro dove apprende l’inquietante storia di un uomo senza legge e senza Dio e quella di un quindicenne il cui nome era destinato a cambiare il corso della storia della musica... Seguendo il filo del racconto si snoda un affascinante repertorio vocale che spazia lungo l’arco di quasi due secoli. Accanto a Mozart, Stravinskij, Schulhoff, l’ascoltatore si troverà immerso nell’idioma veneziano: una venezianità viva al di là delle frontiere e delle epoch