La componente unica e innovativa del progetto consiste nel veder impegnato ciascun musicista nella triplice veste di suonatore, attore e direttore. Infatti, oltre all’esecuzione musicale, una certa importanza ricopre l’interpretazione scenica e vocale, con la quale i musicisti trasmettono brio e arguzia all’esecuzione. Una delle peculiarità della Camerata strumentale Eptafonè che ha riscosso un notevole apprezzamento dal pubblico, è l’innata ironia che si viene a creare sulla scena proprio nei momenti in cui i musicisti, spogli delle loro vesti abituali, si calano egregiamente in quelle di attori improvvisati.
Il compito della traduzione e dell’adattamento del testo, nonché della realizzazione della messa in scena, è svolto dagli stessi musicisti con il prezioso aiuto di Cecilia Cernicchiaro, attrice e regista, che ha sapientemente sensibilizzato l'aspetto musicAttoriale, elemento distintivo del gruppo.
La scelta dei personaggi nel corso dell’opera mira a non intaccare l’esecuzione musicale con la parte recitata, motivo per cui il personaggio (narratore, diavolo o soldato) avrà modo di concentrarsi sulla scena, nei momenti ove la partitura preveda delle pause per quel suonatore; persistono inoltre brevi momenti nei quali il suonatore riesce nell’impresa di narrare e suonare.
Particolare attenzione merita anche la scelta di oggetti e indumenti indossati dai suonatori, con lo scopo di identificare, durante la recitazione, il personaggio del diavolo, del soldato o del narratore. Nello specifico il primo si distinguerĂ dal color rosso sgargiante della cravatta, il secondo dal papillon verde, mentre il narratore indosserĂ delle bretelle e una cravatta dalle fantasie musicali. Nella scena, inoltre, sono presenti piccoli riferimenti quali: zaino del soldato, il famoso libro e il violinetto, protagonista musicale della storia solitamente dolce e romantico, ma anche di carattere opposto quando desiderato dal diavolo.